Descrizione
Icko Wakmann nacque nel 1895 in Russia da genitori ebrei e arrivò in Europa occidentale in una data sconosciuta. Nel 1925 circa fondò una società di orologi con Charles Gigandet, quasi sicuramente la partnership Rieder & Gigandet (anche Rieder-Gigandet & Cie), con sede a Soletta in Svizzera, registrata per la prima volta nel 1926. Non è chiaro quale ruolo abbia svolto Icko Wakmann nel settore degli orologi a Soletta dal 1925 circa fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, ma potrebbe essere stato nell’area delle vendite e del marketing.
Quello che sappiamo per certo è che si spostò in Portogallo durante i primi anni del conflitto, probabilmente rappresentando una serie di marchi di orologi europei di qualità e agendo come distributore di orologi svizzeri. Il Portogallo era un paese neutrale, sotto il governo Salazar, e sebbene Icko Wakmann fosse in grado di portare avanti un’attività di orologi di successo lì, il fatto che fosse ebreo in un continente e in un momento storico in cui la posizione degli ebrei era sempre incerta, probabilmente influenzò la sua decisione per lasciare l’Europa e dirigersi verso gli Stati Uniti nel 1943.
La prima registrazione orologiera che abbiamo per Wakmann in America è del gennaio 1945, ed è per la Wakmann Watch Co./Icko Wakmann.
Questa registrazione precede di un solo anno l’anno consueto considerato per la fondazione della società Wakmann. Esiste un’ulteriore registrazione identica in America nel 1948 (in entrambe le registrazioni, il marchio dell’azienda è indicato come “Wakmann” con sede a New York). Sappiamo per certo che tra le date di queste due registrazioni, Wakmann ha aperto la sua azienda in Fifth Avenue 452, New York, e nel 1947, l’ha quotata alla Borsa di NYC.
Nel 1930 era stato firmato un accordo commerciale tra la Svizzera e gli Stati Uniti, che includeva quote di importazione concordate di orologi svizzeri, calibri e parti di movimento che bilanciavano le importazioni con la produzione nazionale.
Tuttavia, la percentuale di quota di mercato guadagnata da queste importazioni aumentò così tanto che nel 1941 (l’ultimo anno intero di produzione militare e civile combinata), le importazioni svizzere rappresentavano poco più del 60% del mercato interno degli orologi.
Durante la seconda guerra mondiale, gran parte dell’industria nazionale statunitense ritenuta “essenziale” per lo sforzo bellico dovette passare alla sola produzione militare e abbandonare sostanzialmente il mercato civile. Questo valeva anche per l’industria dell’orologeria e, nel 1942, il mercato degli orologi degli Stati Uniti era completamente privo di offerte di produttori nazionali.
Questa situazione andava naturalmente affrontata; la grande produzione normativa e di emendamenti commerciali passata alla storia con il nome di Swiss Import Act iniziò quindi a proteggere l’industria orologiera americana a partire dalla fine del conflitto.
Questo imprevisto cambio di rotto nei rapporti USA-Svizzera impattò anche su Wakmann, la cui ragion d’essere era principalmente quella di vendere e distribuire orologi importati di buona qualità (di solito svizzeri) negli Stati Uniti.
Scelse così di collaborare con Breitling, una manifattura svizzera di alta qualità, allora poco conosciuta negli Stati Uniti ma affermata produttore di orologi, soprattutto cronografi. Per Breitling, la scelta di Wakmann come partner di distribuzione fu sensata in quanto diede loro accesso a una rete già stabilita da un distributore di orologi esperto già sul campo, per così dire.
Nel 1947, Wakmann entrò quindi in una joint venture con il marchio svizzero Breitling, importando e marchiando i suoi orologi da cabina di pilotaggio sia per gli aerei militari statunitensi che per quelli civili statunitensi. Mentre l’industria aeronautica esplodeva dopo la seconda guerra mondiale, Wakmann fornì così orologi all’AOPA – Aircraft Owners and Pilots Association – insieme a Breitling, con i primi orologi Navitimer. I primi modelli di Navitimer (a partire dal 1952), realizzati per l’AOPA, potrebbero essere stati assemblati per la prima volta da Wakmann – con quadrante solo AOPA – prima che Breitling producesse il Navitimer stesso a partire dal 1954, con quadranti firmati.
Gli emendamenti del Swiss Watch Import Act durante l’ultima parte della seconda guerra mondiale aggiunsero tariffe in dollari statunitensi all’importazione di orologi e movimenti completi, una misura adottata per aiutare i produttori di orologi domestici statunitensi a recuperare il proprio mercato. Questa opportunità permise a Wakmann di agire come un “assemblatore” con sede negli Stati Uniti, importando orologi o movimenti incompleti e utilizzando le proprie officine per finalizzare l’assemblaggio di questi orologi sul suolo statunitense, evitando così il costo aggiuntivo per unità e mantenendo la loro distribuzione competitiva.
In aggiunta a ciò, Wakmann produsse cronografi e orologi tecnici multiuso per ingegneri, medici e professionisti che necessitano di una registrazione precisa del tempo.
Wakmann ha anche prodotto cronografi con triplo calendario a partire dalla fine degli anni ’50 e che ora sono diventati molto ricercati dai collezionisti grazie al loro bel design e all’uso di movimenti eccellenti. Di seguito è riportato un cronografo a carica manuale con tripla data con indicazioni di data, giorno della settimana e mese e un indicatore di data periferico alimentato dall’affidabile Valjoux 723, noto anche come Valjoux 72C Calendar (per capirci, il calibro 72 è quello montato dal Daytona fino al 1987).
Questo è uno degli orologi più famosi di Wakmann, che ha davvero superato la prova del tempo.
Questo cronografo con triplo calendario è un bellissimo orologio, realizzato in acciaio inossidabile – disponibili anche modelli placcati in oro. È anche un orologio con misure abbastanza abbondanti per il periodo, con un diametro di 39 mm e un’altezza di 14 mm.