Dirty Dozen: quella “sporca dozzina” di orologi militari

5 Feb , 2024 - Uncategorized

Dirty Dozen: quella “sporca dozzina” di orologi militari

Come già menzionato in altri articoli, i segnatempo vintage prodotti per le forze armate rappresentano una delle categorie di orologi funzionali più interessanti per l’acquisto. Questo è ancora più vero se si pensa alla provenienza di ognuno di questi artefatti storici. L’interesse e la passione per gli orologi da polso prodotti per il militare sono più forti che mai, come tra l’altro ci mostrano i tassi di vendita alle aste e sulle piattaforme online.

Detto questo, è ancora possibile trovare un orologio militare vintage ad un prezzo che non farà andare in rosso il vostro conto corrente. A quelli che cercano un orologio simile consiglierei di iniziare la caccia al tesoro dando uno sguardo ai “Dirty Dozen” (sporca dozzina), un famoso gruppo di dodici orologi commissionato dal Ministero della difesa britannico.La storia dei cosiddetti Dirty Dozen inizia nel 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale. A quell’epoca, in Gran Bretagna la produzione industriale era incentrata sullo sviluppo di componenti e macchinari per il settore militare e, siccome non possedeva una larga riserva di segnatempo, il Ministero della difesa era alla ricerca di orologi adatti per equipaggiare i propri soldati. La soluzione del problema arrivò nel 1945, da parte di dodici manifatture orologiere svizzere. Ognuna di esse produceva modelli dallo stile simile, a carica manuale e con sola indicazione del tempo, orologi capaci di resistere al rigore giornaliero della vita militare.

Se si dà uno sguardo ravvicinato all’intera gamma — un’opportunità rara nel 2017 — si possono facilmente individuare i tratti che accomunano tutti e 12 i modelli prodotti da OmegaJaeger-LeCoultreIWC SchaffhausenLemaniaCymaBurenLonginesEternaVertexRecordTimor e Grana. L’aspetto più interessante è che tutti gli orologi militari con cassa in acciaio dispongono di quadranti neri con numeri arabi accompagnati da lancette ed indici luminescenti. Insieme, questi dettagli garantivano ai servizi di leva di possedere un orologio molto robusto, affidabile e ben leggibile durante alcune delle ore più oscure della storia dell’umanità.

Inoltre, tutti gli esempi riportati possono essere identificati tramite le incisioni sui fondelli che, qualora si tratti di pezzi originali, presentano la scritta “W. W. W.” seguita da un numero di licenza e da un numero di serie civile rilasciato dalla manifattura. Le tre W stanno per watch, wrist e waterproof (orologio, polso e impermeabile) e venivano utilizzate dal Ministro della difesa per indicare la classificazione di proprietà governativa.

Va inoltre accennato che l’intenzione iniziale era ordinare orologi provenienti da 13 marchi diversi, invece dei 12 menzionati. Si dice che Enicar sia stato inizialmente parte del gruppo ma in seguito escluso come fornitore per ragioni non note.

In tutto si stima che circa 150.000 esemplari di questi orologi funzionali siano stati prodotti collettivamente dalle varie manifatture; ma va sottolineato che non ognuno di questi marchi produsse la stessa quantità di orologi e purtroppo non tutti gli esemplari sono sopravvissuti. Questo rende il collezionismo dei Dirty Dozen un’impresa alquanto impegnativa e allo stesso tempo molto appagante. Mentre alcuni modelli di Omega sono facili da rinvenire dopo solo alcuni minuti di ricerca online, la ricerca di un Grana o Vertex stampato W.W.W. può durare anni, se si è fortunati.

Anche se non dotati dello stesso prestigio di un modello militare del 1970, come il Rolex Submariner o il Blancpain Fifty Fathoms, i W.W.W. sono senza dubbio i segnatempo militari più iconici e dal maggior significato storico di sempre e l’influenza che hanno esercitato sui design futuri è stata molto forte. Se siete interessati ad accedere a questo regno del collezionismo, ricordatevi di essere ben preparati e di prestare attenzione quando esplorate il mercato poiché, come nel caso di altri orologi vintage, il diavolo è nei dettagli.

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