Descrizione
La Storia della Zenith comincia a Le Locle, in Svizzera, nel 1865 per mano di George Favre Jacot.
Il fondatore aveva solo 22 anni quando decise, guardando il cielo, di usare una stella come simbolo, paragonando la complessità degli ingranaggi di un orologio, a quella del cosmo e dandole il nome del punto più alto dell’universo: nasce la Zenith.
Già nel 1875 la Zenith occupava un terzo della popolazione di Le Locle.
Il punto di svolta si ebbe nel 1903, quando il costruttore, vinse la medaglia d’oro all’ Esposizione Nazionale Svizzera, premio ricevuto con tanto di lode dall’osservatorio della cronometria di Neuchatel.
George Favre Jacot muore nel 1917, quando l’azienda è già in mano ai suoi discendenti dal 1911.
I suoi primi modelli da polso erano già in vendita nel 1920.
Negli anni ’30, Zenith produce 2 linee di orologi: una è per la normale vendita civile, l’altra è dedicata agli eserciti francesi, italiani ed inglesi.
Nel 1954 Zenith vince ancora il premio dell’Osservatorio di Neuchatel, ma questa volta con un orologio da polso.
Nel 1960, grazie all’ acquisizione della Martel Watch, nascono i calibri 749 e il 285, discendenti dalla famiglia 146.
Il calibro Zenith 146 (nato Martel 749) non è in realtà un singolo movimento, ma una famiglia di calibri.
Si distingueva non solo per la sua qualità costruttiva, ma anche perché poteva essere facilmente realizzato in diverse misure (da 13 a 16 linee), con parti intercambiabili tra quelle misure. Zenith avrebbe continuato a chiamare questa famiglia di calibri 122, 136, 146, 156 e 166 con una “D” o “H” dopo il calibro che indicava se si trattava di un modello a due o tre registri. (Universal aveva i suoi nomi per le sue versioni di produzione prima che Zenith acquisisse Martel, tra cui 281 e 285).
Il calibro 146 è un cronografo con ruota a colonne e spirale Breguet. Inoltre, sono reperibili anche le varianti 146H e 146HP: il 146HP ha una bobina piatta, protezione dagli urti kif (anziché incabloc), nonché un bilanciere e un regolatore diversi.
Sia Zenith che Movado utilizzarono questo stesso movimento basato su Martel come motore per vari cronografi durante questo periodo. Ad esempio, il movimento 146H o 146HP è montato sui Movado Super Sub Seas e i loro equivalenti Zenith (da non confondere con il movimento cronografo M95 di Movado).
Nel 1969, Zenith e Movado si fusero, formando la holding Mondia-Movado-Zenith che avrebbe facilitato la cooperazione tra i marchi fino al 1984.
Il calibro 143-6 invece è di derivazione Excelsior Park.
Utilizzando il crono e azzerandolo, il movimento EP azzera immediatamente la lancetta quando viene toccato il pulsante; sul movimento Martel, è necessario premere il pulsante fino alla fine.
Il calibro Zenith 146 è stato utilizzato per alimentare una varietà di referenze Zenith fino a quando non è stato ritirato, tra cui: A271, A273, A277 e A278. Questa gamma è varia, dai robusti cronografi subacquei ai modelli sobri che incarnano il minimalismo.
Ecco alcuni esempi, tenendo conto che le varianti immesse sul mercato sono numerose, sia per quanto riguarda il materiale della cassa (oro, placcato e acciaio) sia per forma di quadrante e minuteria.